venerdì 27 maggio 2011

Solazyme Inc. lancia IPO da 200 mln$

Il produttore californiano di biofuels da microalghe che vanta tra i propri azionisti Chevron, Morgan Stanley, Unilever e Richard Branson (Virgin) e ha in pista partnerships con Dow-Chemical, UOP-Honeywell, Bunge e Quantas ha lanciato oggi una "initial public offering" per il collocamento-record al Nasdaq di circa 11 mln di azioni al prezzo di 18$/azione. Se andrà a buon fine sarà la più grande operazione di raccolta in borsa da parte di una impresa del settore biotech-energetico. Ne dà notizia un comunicato della azienda di San Francisco di cui diamo il link in calce. 
In soli sette anni Solazyme ha sviluppato know-how tecnologico proprietario nel campo della trasformazione di biomassa non alimentare a basso costo in idrocarburi "drop-in" idonei ai mezzi di trasporto terreste, navale ed aereo che dopo la validazione sperimentale affrontano la sfida commerciale con i carburanti fossili. L'azienda si propone infatti di avviare tra due anni in Brasile con Bunge -gigante dell'agrobusiness- il primo impianto di produzione full-scale dal quale ottenere 100.000tonn/anno di diesel e jet fuel di sintesi perfettamente a norma, ad un costo inferiore ai 90$/barile. 

venerdì 20 maggio 2011

Produzione distribuita negi USA

Avjet Biotech Inc. leader nell'ingegneria di impianti di bio-raffinazione di piccola taglia (40-60.000 MC/anno) e Continental Technologies specialista nella costruzione ed esercizio di questo tipo di unità hanno deciso di unire le forze orientandole alla realizzazione di un impianto pilota dedicato alla produzione di carburante avio di sintesi. L'obiettivo finale è la produzione capillare su piccola scala, nei pressi degli aeroporti, di biokerosene che  sostitusca jet fuel convenzionale nei velivoli civili e militari in USA e non solo. Quotiamo di seguito un estratto dalle dichiarazioni del CEO di Avjet, altre info nei rispettivi siti :
http://www.redwolfrefining.com/   e    http://www.contechfab.com
“Our agreement with Continental Technologies will produce plans, specifications, schematics and experience will help Avjet become the turnkey provider for organizations who need small, distributive refineries. We are pleased to take this step forward to see the laboratory scale facility built on theNC State University campus. As our facilities grow into three stages of production scale, we will be able to provide aviation biofuels that will benefit the military and commercial aviation biofuel demands world-wide.”

martedì 10 maggio 2011

Canada(Ontario) sceglie Rentech per la produzione di Jet-fuel da biomassa

E' previsto on-stream nel 2015 il grande impianto da $500 milioni  che dalla gassificazione e sintesi di biomassa ligno-cellulosica canadese produrrà 85.000MC/anno di Jet-fuel e 43.000MC/a di nafta petrolchimica nel distretto di White River, Ontario (Canada). Ne danno l'annuncio il Governatorato dell'Ontario e la Rentech Inc. (vedi link). Rentech (acronimo per Renewable Energy Technologies) è una società californiana originariamente produttrice di fertilizzanti che si è progressivamente diversificata nelle bioenergie di sintesi con la messa a punto di processi e carburanti biodegradabili proprietari quali il RenDiesel ed il RenJet, grazie ad un grosso impegno in R&D. Ha un impianto dimostrativo in Colorado e una alleanza strategica con UOP (Honeywell). Due impianti waste-to-energy sono in cantiere in California e Mississipi.
http://www.rentechinc.com/pdfs/Rentech%20Olympiad%20Project%20Press%20Release%20FINAL.pdf

lunedì 9 maggio 2011

ATAG spinge sul Bio-Jet

Intervenendo giovedì scorso ad Arlington (USA) alla quarta conferenza annuale della ATW (Air Transport World) Paul Steele Direttore esecutivo della Air Transport Action Group ha dichiarato che il mancato raggiungimento dei target di fuel-efficiency e contenimento della CO2 (rispettivamente +1.5%/anno nel decennio in corso e crescita carbon-neutral dal 2020) "distruggerebbero" la credibilità del settore. Per questo motivo è essenziale che il bio-kerosene riceva la certificazione (ASTM) ed entri in produzione in tempi rapidi. La prima è in ritardo per un disguido procedurale e dovrebbe essere rilasciata entro Agosto. In quanto al bio-Jet, tutte le prove in volo che potevano essere fatte sono state completate ed è dunque tempo di passare alla produzione su scala commerciale. Diversamente il trasporto aereo andrà incontro ad un futuro a rischio. Steele ha aggiunto che anche i governi dovranno fare la loro parte ed in particolare favorire gli investimenti in bio-aviation. Sarà fondamentale che il biofuel divenga cost-competitive per le compagnie aeree, e cioè il prezzo scenda a livello del Jet convenzionale. Anche secondo Mark Watson Capo degli Affari Ambientali in Cathay Pacific l'aviazione civile è a un punto di svolta cruciale. "Le questioni ambientali non sono più un rospo da ingoiare per il bene del nostro business, sono diventate esse stesse core business".
Maggiori info sul sito di ATW   http://atwonline.com/

martedì 3 maggio 2011

Bio-Jet da alghe a Madrid-Barajas

Iberia, AENA e Repsol hanno unito le forze in un progetto che mira a ridurre la dipendenza dal petrolio degli aerei che fanno scalo a Madrid-Barajas. Ne dà notizia la testata spagnola "Cinco Dias" (link  all'art. in calce). Il progetto prevede la coltivazione di microalghe in bioreattori alimentati con CO2 ed acqua di ricircolo, l'estrazione dell'olio ed il trattamento  del prodotto a specifica avio. Il complesso la cui realizzazione è affidata ad Algaenergy SA (Società partecipata da Repsol e Iberdrola, attiva nelle biotecnologie,) sarà anche dotato di un centro di sperimentazione e sorgerà nei pressi del Terminal n°4. Se tutto andrà bene ed Iberia sarà soddisfatta dei test sui propri velivoli, la produzione andrà a regime col 2016.